Articolo del 20 novembre 2022

GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'INFANZIA

Essere bambini e bambine oggi è un privilegio o una condanna. Come sempre dipende.
Dipende da dove sei nato, in quale famiglia, con quali opportunità di sopravvivenza, di ricevere educazione, di vedere rispettati i diritti, di essere o meno in un paese in guerra, di avere o meno cibo, acqua, casa, famiglia.
Accade che guardiamo il nostro piccolo e dorato mondo e non apriamo il campo ad uno scenario più vasto. Celebrare la giornata del bambino, quella giornata voluta dall’ONU a livello mondiale per chiedere attenzione nei confronti dei più fragili sembra quasi banale.
Nascere oggi, essere bambino/bambina oggi significa essere lanciato verso un futuro molto problematico, il mondo adulto sembra aver perso il senno e non avere in mente che è oggi che si costruisce il futuro.
Cosa stiamo preparando per il domani? Che cosa insegniamo per costruire l’oggi e il domani?
Dovremmo stare giornate intere ad analizzare e cercare vie d’uscita per generare strade cdi consapevolezza e azioni concrete di salvezza.
Non voglio sembrare pessimista ma non nascondo la profonda preoccupazione per quello che stiamo consegnando alle nuove generazioni.
Mi fermo qui e affido alle parole dolci e incisive di Madre Teresa di Calcutta la riflessione che ognuno e ognuna di noi può fare su questo tema. Dalla riflessione dovrebbe poi seguire l’azione. Politica, educativa, sociale, collettiva.

DIRITTO DI ESSERE UN BAMBINO
Chiedo un luogo sicuro dove posso giocare
chiedo un sorriso di chi sa amare
chiedo un papà che mi abbracci forte
chiedo un bacio e una carezza di mamma.

Io chiedo il diritto di essere bambino
di essere speranza di un mondo migliore
chiedo di poter crescere come persona
Sarà che posso contare su di te?

Chiedo una scuola dove posso imparare
chiedo il diritto di avere la mia famiglia
chiedo di poter vivere felice,
chiedo la gioia che nasce dalla pace
Chiedo il diritto di avere un pane,
chiedo una mano
che m’indichi il cammino.

Non sapremo mai quanto bene
può fare un semplice sorriso


Madre Teresa di Calcutta