Articolo del 12 febbraio 2023

AVATAR2 NON È UN FILM PER BAMBINI!

Avatar è un gran bel film, al tempo, quando è uscito il primo ne sono rimasta davvero molto colpita. Da un lato la storia, tutto sommato positiva, con buoni propositi e soprattutto quell’idea di una nuova chance in un mondo altro per chi su madre terra non sembrava averne, poi l’ecosistema praticamente perfetto, un mondo che rispettava ogni creatura. Bello. Per non parlare degli effetti speciali, mi sembrava di essere immersa dentro quella natura favolosa, e di spostarmi da un albero all’altro attraverso la mia coda liana. Un piccolo capolavoro. Un film che fa pensare, che contiene “tanta roba”. Hanno voluto fare il secondo e qui, purtroppo, la magia se ne è andata, gli effetti speciali sono raddoppiati così come il tempo, reggere 3 ore e un quarto non è da tutti, anche se si fa un volo siderale. Poi c’è una componente che a mio avviso “rovina” il tutto: la violenza. Mi direte: ma dove vivi Paola? Il mondo virtuale, il mondo dei videogame è intriso di queste cose, sei tu a essere “fuori”. Nulla di più vero, lo ammetto, però tutte quelle stragi non si possono proprio vedere. Perché mi metto a fare le pulci ad Avatar2? Spesso mi capita di consigliare qualche buon film ai genitori, le storie sullo schermo possono aiutare a immedesimarsi, il cinema è un’arte raffinata e molto utile. Anche quest’arte però ha il suo target di riferimento. Arrivo al punto: come scritto nel titolo Avatar non è un film per bambini. Lo sappiamo, direte voi – ne siamo proprio sicuri? Dico io. Capita che questo film sia uscito in corrispondenza delle feste natalizie e capita – come mi ha riferito un amico che lavora in sala proiezioni – che molti, troppi bambini siano andati a vederlo. Bambini piccoli anche di 5-6 anni.
In gran parte dell’Europa e negli Stati Uniti il film è vietato ai minori di 14 anni, il suo PEG in fatti è 13+.
I “miei genitori” sanno quanto io sia assillante con la faccenda del PEGI si tratti di giochi, videogiochi, film o musica. Il cervello di un bambino è fatto per poter gestire e comprendere determinate cose, a ogni età la proposta adeguata, ne va della loro salute. Su questo però si fa tanta fatica.
La nonna di un piccolo di 5 anni mi ha riferito che il bambino le ha raccontato di esser andato con i genitori a vedere il film delle persone verdi con le orecchie a punta e ha detto che ha tanto pianto perché morivano tutti. Ha avuto tanta paura e ha tanto pianto.
Ora, uno si chiede: se tuo figlio piange non esci dal cinema?
Non voglio fare polemiche, ma sottolineare una volta ancora – e lo farò finché avrò fiato – che il rispetto della mente dei bambini è sacrosanto. Far vedere Avatar 2 a un piccolo è fargli violenza, senza se e senza ma.
Riprendo dal sito della Motion Picture Association: Avatar 2 – La via dell’Acqua sarà vietato ai minori di 13 anni per i seguenti motivi: “Sequenze di forte violenza e azione intensa, nudità parziale e linguaggio forte “.
Riprendo da un articolo del Corriere della Sera:
“Allineati con gli Stati Uniti anche i principali Paesi. In Gran Bretagna il film è stato vietato ai minori di 12 anni come pure in Germania, Olanda, Corea del Sud, Svizzera, Irlanda e Brasile. Limite a 11 anni di età invece in Norvegia, Svezia e Danimarca, mentre in Finlandia ed Argentina l'accesso in sala è consentito solo ai maggiori di 13 anni. Nessun limite in Francia, mentre in Canada il limite (ma solo nei territori della British Columbia e del Manitoba) sale a 14 anni.”
Possibile che prima di andare a vedere un film e portarci i figli non si possa informarsi un poco? O nonostante l’informazione va bene lo stesso?