Articolo del 19 febbraio 2023

CHAT GPT: IL DIAVOLO E L’ACQUASANTA

Si sente parlare da un po’ di tempo ma non è ancora troppo utilizzato.
Non è un social e non dialoga con altri motori di ricerca ma è una assoluta “figata” come si sono espressi alcuni studenti di scuola superiore che l’hanno scoperta e la stanno utilizzando.
“I professori ne sono ignari2, così mi hanno detto, “così possiamo farla franca”.
A fare cosa, dico io?
“A farsi fare tesine e compiti per casa senza dover faticare”.
E’ finito il tempo delle vecchie biblioteche ma a quanto pare anche dei motori di ricerca dove scarichi materiali che però devi aggiustare, elaborare, mettere a punto.
Con ChatGPT puoi porre la domanda al tuo portatile, tipo “fammi una tesina sui ferormoni delle piante” e dopo poco ti arriva il testo, semplice ma con tutte le informazioni corrette.
Non hai che da aggiungere qualche piccolo svarione e il gioco è fatto. E il prof non se ne accorge, perché non ho scaricato nulla da Wikipedia.
Di che diavoleria stiamo parlando?
Chat GPT è un nuovo strumento di OpenAI che mira a rendere l’interazione con i sistemi di intelligenza artificiale più naturale e intuitiva.
La Chat GPT è stata creata per aiutare gli utenti a interagire in modo più semplice e fluido con GPT-3, il terzo modello di Generative Pre-Training (GPT) di OpenAI rilasciato nel 2020. Si tratta di un modello di linguaggio basato su trasformatori che utilizza il deep learning per produrre testi simili a quelli umani e gestire diverse attività come la risposta a domande e la traduzione automatica.
Il Natural Language Processing (NLP) è una branca dell'intelligenza artificiale che si concentra sull’interazione tra computer e linguaggio umano, in particolare sul come programmare i computer per elaborare e analizzare le lingue naturali.(1)
Prendo a prestito la definizione di un sito, messo in nota, che spiega come usare questa chat e come scaricarla gratis. È un’opportunità. Potrebbe essere un’opportunità anche per la scuola, il problema però è quello che segnalavano i ragazzi. La maggior parte dei docenti non sa che esiste, c’è ancora, nella nostra scuola, una grossa chiusura legata al mondo digitale, intanto i ragazzi vanno avanti e ci vanno da soli, senza guida, senza regole, senza comprensione di ciò che sta avvenendo.
Questa chat è portentosa e potrebbe essere estremamente utile comprendere il suo funzionamento e farlo diventare, maieuticamente, elemento di criticità e fattore di ricerca.
Perché non giocare a sfidare questa chat costruendo collettivamente un testo che la metta in crisi?
La creatività degli insegnanti potrebbe davvero emergere e far scaturire quella naturale degli alunni.

1] www.fastweb.it/fastweb-plus/digital-dev-security/chat-gpt-cose-come-funziona-a-cosa-serve-come-usarla-gratis/