Articolo del 1 maggio 2022

Non ho tempo, devo correre, il tempo scappa

“Non ho tempo, devo correre, non ho tempo” questa è la frase più usata da Bianconiglio, uno dei protagonisti di Alice nel paese delle meraviglie. Sempre con l’orologio in mano, il personaggio di Carroll sembra correre contro il tempo, sempre in affanno, sempre di fretta. Non so perché ma è proprio Bianconiglio il paradigma del mondo odierno. Tutto corre con una velocità assurda, tanto da non lasciare il tempo per vivere le esperienze. Per gli adulti potrebbe essere una scelta: correre per non pensare (anche qui ci sarebbe una parentesi da aprire, ma lasciamo stare).
Diverso è per i bambini che si vedono privati della possibilità di vivere a fondo il loro tempo. Maria Montessori metteva in guardia insegnanti e genitori: raccomandava loro di non anticipare i tempi dei bambini e di rispettare sempre le loro fasi di crescita. Per crescere sano un bambino ha bisogno di oziare, di avere un tempo per sé dove sperimentare il silenzio, la fantasticheria non pilotata di video e schermi vari. Un bambino ha bisogno di imparare il rispetto dei cicli vitali, collegati ad uno stralcio di natura – veder crescere un germoglio, fare manutenzione di una piantina, accudire un cucciolo.
I bambini hanno bisogno di veder rallentato il ritmo dei loro impegni, non è possibile registrare lo stress a otto o dieci anni. Che ne sarà di loro quando saranno ragazzi o giovani? E’ venuto il tempo di imparare a restituire tempo ai piccoli
Sarebbe bello che non ci dovessimo trovare a dire, anche noi come il nostro Bianconiglio
“Oh, no, no, no, no, no, no! È tardi! È tardi, sai? Io sono già in mezzo ai guai! Neppure posso dirti "ciao": ho fretta! Ho fretta, sai?”

Proviamo a prenderci del tempo per fare cose piccole e semplici:

  • Leggere un libro per e con loro
  • Camminare con il naso in aria a guardare le nuvole e scoprire quali forme e figure si generano
  • Piantare un seme e verificare passo passo come cresce, di cosa ha bisogno quando diventa piantina
  • Colorare un disegno e regalarlo ai nonni
  • Imparare nuovi giochi con le carte dove si impara anche a perdere
  • Osservare le verdure, uno “sport” interessante per scoprire le geometrie incredibili di un cavolfiore, un broccoletto, i cerchi concentrici di una bieta rossa. Si taglia il vegetale e si osserva…
A voi aggiungere mille mille altre attività che non richiedono tanto tempo ma quel poco che basta per attivare la possibilità di concederci e concedere tempo all’altro. Poca cosa, grande cosa. Per mamme e papà, nessuno escluso.