Andiamo sull’esagerato, la gelosia tra fratelli è un dramma per i genitori. Sembra incredibile ma non c’è coppia genitoriale che non si trovi ad affrontare questo tema nel momento in cui i figli sono più di uno.
Nelle mie consulenze è senza dubbio IL tema, coniugato in varie misure, chi segnala una conflittualità molto forte, chi un’autostima bassissima da parte di uno dei due, chi vere e proprie aggressioni e chi un tentativo di ignorare l’altro facendo esplodere poi rabbie antiche.
I genitori continuano a restare sbalorditi, cercano di fare del loro meglio per non fare paragoni, per trattare entrambi o entrambe allo stesso modo, cercano di essere equi e di non fare differenze. Cercano di rispettare l’unicità di ogni figlio ma sembra che tutto diventi inutile e inefficace.
Come ricorda Massimo Recalcati nel suo libro “Uno diviso due” (¹) la gelosia tra fratelli è assolutamente normale, anzi, stupirebbe alquanto il contrario.
Ci sono alcune cose molto importanti da sottolineare, la prima è quella di lasciar esprimere la gelosia che talvolta si manifesta come rabbia, desiderio di allontanare chi ha spodestato il “principe” dal suo trono. Altre volte si manifesta con sfide continue tanto da voler farsi vedere come i migliori. Talvolta, e sono i casi più complessi, c’è una sorta di annullamento di sé in quanto si ritiene il fratello o la sorella nettamente superiori e pertanto automaticamente più amati dai genitori.
Non negare la fatica emotiva, non insistere sul voler accettare il nuovo arrivato come una cosa meravigliosa, ricordare il proprio rapporto con i propri fratelli o sorelle (se ci sono) e onestamente recuperare le proprie sensazioni ed emozioni.
Sentirsi messi da parte, sentirsi sostituiti, è un fenomeno piuttosto diffuso, i genitori devono fare molta attenzione soprattutto se il fratellino o la sorellina arriva dopo due o tre anni. Attenzione a non elogiare, mai fare paragoni, mai pretendere che i due si amino alla follia. Le cose si aggiustano con il tempo ma la cosa fondamentale è lasciare esprimere tutto ciò che provano. Anche quelle cose che a un genitore non piace sentire, come ad esempio “vorrei che mio fratello sparisse” oppure “ma perché non lo riporti da dove lo hai preso?”.
Accogliamo pure questo e lavoriamo affinché la normale alleanza fraterna si consolidi.
(¹) Massimo Recalcati, Uno diviso due, Feltrinelli, Milano, 2025.