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    anno 2024

GLI ALTRI

Adelphi, Milano, 2023 (ediz originale 1962)

Simenon che scrive in forma di diario, bizzarro, non è comune a questo autore. Il tutto inizia con una morte, ovviamente, altrimenti che Simenon è? Ma è una morte particolare, quella di un vecchio zio che è stato il grande collante di una famiglia bizzarra. Si ripercorrono le vicende della famiglia Huet, matrimoni, tradimenti, piccolezze di una vita di provincia. Una storia come tante e proprio per questo come nessuna altra. Nella sua bravura Simenon ci fa entrare nelle emozioni del protagonista, nel suo disagio e nelle sue aspettative. Meno colorato di altri suoi romanzi, “Gli altri” ci consegna il profilo di mogli, ognuna con una sua particolarità, ognuna con una sua mania. Mogli fuori dai canoni, non ben viste dalla madre Huet, classica figura incombente come un giudice che non lascia spazio. È comunque un libro interessante, forse non tra i migliori di Simenon ma curato nei particolari, sottile nelle relazioni come quella tra i due fratelli Huet, sullo sfondo la Seconda Guerra mondiale, solo accennata ma determinante nello svolgimento delle vite dopo.
Filo rosso di tutto il romanzo un’eredità, i sodi di quello zio morto che vanno…no non racconto a chi vanno altrimenti addio giallo.
Il tempo atmosferico anche in questo romanzo è uggioso, piove, c’è nebbia, mezza oscurità. Simenon, insomma e proprio per questo sempre estremamente affascinante.