• Le mie recensioni
    anno 2023

EDUCARE CONTROVENTO

Storie di maestre e maestri ribelli

Sellerio, Palermo, 2023

Negli anni mi sono andato sempre più convincendo della stretta connessione che lega la conoscenza alla riconoscenza. Ed è la gratitudine che provo verso maestre e maestri del passato e del presente che ho avuto la fortuna di incrociare che mi ha spinto a scrivere il libro che avete in mano.

Nomi eccellenti per il loro spessore e per la quotidiana dedizione al loro lavoro educativo. Piero Calamandrei, Alessandra Ginzburg, Emma Castelnuovo, Nora Giacobini, Mario Lodi, don Milani, Alex Langer, Malala, Greta. Sono queste le persone che vengono citate nei loro scritti o nella frequentazione scolastica o politica. Persone che hanno avuto il coraggio di mettersi in prima linea a condividere dal basso l’arduo compito di insegnare. Persone che hanno lottato per la giustizia, per consentire a tutti di accedere al sapere, che hanno colto l’importanza della diversità come elemento di ricchezza, che hanno consentito di esplorare, esprimere, curiosare e imparare con metodi non convenzionali ma sempre estremamente efficaci. Gli alunni dell’autore compaiono sempre come piccoli maestri, Lorenzoni racconta stralci di quotidianità vissuta nelle scuole dove ha insegnato o nel centro educativo di Cenci, riporta perle di saggezza che derivano dalla sua capacità di ascolto dei più piccoli e di integrazione delle diversità. Da ognuno dei maestri citati Lorenzoni ha raccolto il testimone e ha imparato il significato dell’osservare, dello sperimentare, della lotta per la difesa di chi non ce la fa, della giustizia sociale ed economica. Ha colto l’importanza del corpo, dello spazio, dell’ambiente, della natura, della partecipazione e condivisione, del cielo stellato, della musica e del canto. Tutto questo lo ritiene un insieme di elementi fondamentali per riscoprire il senso dell’educare, l’essenza del fare scuola. Ed è la riflessione sulla scuola quella portante, quella da accogliere.

Trasformare le nostre pratiche educative è urgente e necessario perché ogni scuola diventi luogo di creazione culturale, perché il sapere di cui abbiamo bisogno ancora non c’è e va elaborato in più contesti possibili e in primo luogo nella scuola pubblica.

Rimbocchiamoci le maniche! Grazie Franco.