Faccio parte dello staff del CPP Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti di Piacenza.
Sono vicedirettrice della rivista Conflitti. Rivista italiana di ricerca e formazione psicopedagogica..
Svolgo attività di formazione in ambito educativo rivolta a insegnanti, genitori, educatori, operatori sociali, psicologi.
Mi occupo di gestione del conflitto in educazione, con particolare interesse nell’area della prima infanzia e dell’adolescenza.
Svolgo intensa attività come conferenziere in ambito formativo genitoriale.
Ho fatto parte del progetto “Comunità educante” di Udine dove sono stata componente del comitato tecnico scientifico e docente nelle serate formative rivolte alla genitorialità.
Per vent’anni sono stata presidente di CE.S.I. Centro Solidarietà Immigrati di Udine.
Ho fatto parte del comitato scientifico della rivista UPPA (Un pediatra per amico).
Negli anni Novanta ho diretto la rivista Nuova Iniziativa Isontina edita dal Centro Studi Rizzatti.
I miei principali ambiti lavorativi sono:
genitorialità con attività di conferenziere e sportello pedagogico educativo;
conflitto e autobiografia educativa;
gestione maieutica del conflitto;
partecipazione politica dei minori;
intercultura;
comunicazione, conflitto e vita nella classe;
ragazzi mediatori a scuola.
Collaboro con riviste di settore con articoli periodici.
Ho pubblicato testi di narrativa e di carattere scientifico su temi pedagogico educativi.
Affrontare lo yoga e conoscere le varie discipline che lo attraversano è sempre curioso e interessante.
Secondo step della formazione Somatic Competence Yoga.
Mi piace dedicare il mese di agosto, almeno in parte, ai bambini. In occasione dell’ultimo corso yoga che ho seguito dove mi sono dedicata proprio al metodo Bimbiyoga, abbiamo creato alcune favolette per bambini.
UN LIBRO PER I BAMBINI CHE RACCONTA UN UOMO SPECIALE: PAOLO BORSELLINO
Curioso, sembra un diario. L’autore lo dedica ad Agnese e Vittoria, Merope, Paolo e Fiammetta, Felicita e Futura, i nipoti di Paolo e Agnese Borsellino.
Come ogni anno anche quest’estate ripresenta il problema pets. A chi li lascio? Possono venire in vacanza o devo cercare una pensione, un dog/cat sitter, altro?
E POI PARLIAMO DI RAGAZZI E DELL’INVADENZA DIGITALE…
Tema dei temi delle ultime riflessioni sul mondo adolescenziale è l’invadenza del digitale. Abbiamo usato ogni aggettivo possibile per tentare di spiegare lo smarrimento che li ha colti, l’incapacità di togliersi dalle mani il fatidico smartphone tacciato di essere il prolungamento della mano del ragazzo/a.
Con molto piacere ho riscontrato che la maggior parte dei giovani genitori hanno capito l’importanza di conoscere le tecniche di disostruzione pediatrica. Seguono i corsi, partecipano attivamente e fanno attenzione a quello che anni fa veniva ritenuto addirittura inutile.
Laura è una mamma che si sta disperando. Il suo bambino di 5 anni viene catalogato come “impossibile”. Le insegnanti della scuola del’infanzia non sanno cosa fare di lui. Testuali parole.
È finito o sta finendo quasi per tutti gli studenti questo anno scolastico faticoso, bizzarro, a volte ingestibile. Nei racconti delle tante famiglie incontrate ho potuto notare che i bambini e le bambine del primo anno della scuola primaria sono quelli che maggiormente hanno vissuto il forte disagio di questo periodo.
Sta diventando una moda, sempre più genitori parlano di auto svezzamento dei loro bambini ma spesso il termine causa preoccupazione. Parlando con il mio caro amico Claudio Riva ci stavamo interrogando su quanto questo termine possa risultare confusivo per chi si approccia per la prima volta al compito genitoriale.
L’equivoco dell'allattamento prolungato nell'interpretazione del documento
OMS
Il latte materno è quell’alimento fondamentale per la crescita di un cucciolo, allattare al seno è uno degli approcci più importanti per la vita dei neonati e delle loro mamme.
Parto da una nota arrivata ai genitori di un bambino di prima della scuola primaria. Bambino vivace, attivo in tutti i sensi, un bambino sveglio che vuole capire, conoscere, che si muove e non è molto propenso a stare seduto quattro ore immobile al banco.